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  • Agenzia per le aree interne, servono appena cinque Consigli comunali che ne facciano richiesta

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Riceviamo da Domenicangelo Litterio, portavoce del Movimento per la difesa delle zone intere, e pubblichiamo:

    Lo spopolamento delle zone interne continua e le sue conseguenze rendono urgente l’attivazione di misure più efficaci. Le varie e diffuse esigenze di provvedere alla soluzione di alcuni tra più gravi problemi di ordine economico e sociale, sono oggetto di lodevoli proposte ancora, purtroppo, non risolutive.
    Il Movimento per la difesa delle zone intere vuole attivare l’iniziativa di istituire l’Agenzia Abruzzo al fine di riservare risorse finanziarie da utilizzare esclusivamente per interventi nelle zone interne. Lo statuto regionale prevede la funzione legislativa anche da parte di almeno cinque consigli comunali o cinquemila cittadini (art.31, commi 1 e 2 dello Statuto). Il Movimento propone di attivare entrambi i percorsi e presentare un progetto di legge con relazione illustrativa da sottoporre al Presidente per l’avvio dell’iter previsto dal regolamento per l’approvazione in Consiglio Regionale.  I Sindaci disponibili ad intraprendere questa iniziativa potranno confrontarsi collegialmente appena possibile, per definire il testo del progetto di legge ed approvarlo. Chiedo, pertanto, l’adesione all’iniziativa anche con la semplice risposta affermativa al presente invito.

    «Inizialmente – spiega ancora Litterio – si vuole attivare la procedura della richiesta da parte dei Consigli Comunali. Successivamente sarà organizzata la raccolta di firme sufficienti per la presentazione della stessa proposta da parte dei cittadini elettori. Le due proposte verranno presentate contemporaneamente per ottenere l’attenzione che l’iniziativa merita. Si tratta, molto semplicemente, di istituire un’Agenzia destinata a recepire e gestire fonti europei, statali e regionali da utilizzare esclusivamente per le zone interne. Inoltre il Movimento, con questa iniziativa, chiama i Comuni capoluoghi di Province e quelli di costa ad assumere un ruolo trainante rispetto alla nostra proposta perché è l’occasione giusta per riprendere l’iniziativa di capofila del proprio comprensorio. Non è più pensabile, infatti, immaginare un futuro di crescita e di sviluppo trascurando il proprio entroterra».

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