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  • Agenzia Sfide, 21 collaboratori rischiano il posto

    ISERNIA –  Si fa sempre più preoccupante la situazione riguardante le vertenze occupazionali. Infatti, 21 collaboratori dell’Agenzia Sfide, una società partecipata della Provincia di Isernia, rischiano di non vedersi riconfermati i contratti che scadranno a fine mese. Inoltre, non percepiscono gli stipendi da 16 mesi. In merito a questa vicenda si registra l’intervento del responsabile regionale per lo sviluppo economico della segreteria del Pd, Cosmo Tedeschi. L’ex consigliere regionale, in particolare, chiede un incontro urgente da tenersi in Regione per cercare di risolvere questa situazione e annuncia che porterà la vertenza all’attenzione del Governo nazionale. “Preoccupa – ha spiegato Cosmo Tedeschi in una nota – la situazione che si trovano ad affrontare i collaboratori dell’Agenzia Sfide della Provincia di Isernia. Ventuno persone che vedranno scadere i loro contratti alla fine di marzo, e che ad oggi non sanno nulla su un eventuale rinnovo delle collaborazioni. Ma non c’è soltanto la questione del futuro lavorativo a pesare sulle spalle dei dipendenti dell’Agenzia di sviluppo dell’ente di via Berta. Come evidenziato dai media locali, infatti, i ventuno collaboratori di Sfide vivono una doppia precarietà: da una parte non sanno se a fine mese andranno a casa, e dall’altro non percepiscono lo stipendio da ormai 16 mesi. L’ultima spettanza percepita, che risale al 24 dicembre, era relativa al mese di ottobre 2012. Un quadro drammatico che ha spinto, come si apprende da giornali e siti d’informazione, molti dei collaboratori – ha aggiunto l’esponente del Pd – a rivolgersi a un legale per cercare di ottenere gli stipendi maturati ma non ancora percepiti. Ebbene, non si può pensare di lasciare soli i collaboratori di Sfide in questo difficile e delicato momento. Le istituzioni – ha sottolineato – hanno l’obbligo di intervenire per risolvere il problema in tempi rapidi. Per questo motivo intendo chiedere un incontro urgente con le parti interessate, primi fra tutti i lavoratori, presso il governo regionale. E intendo impegnarmi in prima persone per fare in modo di portare la vicenda all’attenzione anche del governo centrale. Non è accettabile, né tollerabile, – ha concluso Tedeschi – far lavorare ventuno giovani e poi non pagare loro gli stipendi dovuti. Non è più possibile consentire che si verifichino situazioni simili, per cui mi auguro che i responsabili di tale questione se ne assumano le piene responsabilità”. 

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