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  • AGNONE IN VENDITA CHIAMA … L’AUSER RISPONDE

    AGNONE. Pochi giorni fa l’Università delle Generazioni ha lanciato, tramite la stampa, l’accorato appello “Agnone, città d’arte, è in vendita … per non morire” rivolto non soltanto agli stessi agnonesi e a tutte istituzioni territoriali, ma soprattutto a famiglie del centro-nord Europa che solitamente acquistano case e masserie disabitate da restaurare e da abitare per lunghe residenze o periodi di vacanza (alcune famiglie olandesi, addirittura, nel vicino comune di Castelverrino, coltivano con il trattore i terreni attorno alle loro case rurali). E, in Agnone e in Alto Molise, sono ormai migliaia gli immobili inutilizzati e disponibili alla vendita che rischiano di sgretolarsi definitivamente.

    I primi a rispondere a tale “S.O.S.” per Agnone e per l’Alto Molise sono stati quelli dell’AUSER, l’associazione onlus per l’autogestione dei servizi e per la solidarietà che in Italia conta più di 1500 sedi e oltre trecentomila iscritti di cui  in Molise circa 1.800 e in Agnone e dintorni 30 tesserati. Neo-presidente regionale è l’agnonese prof. Enrico Cacciavillani (in foto), il quale ha dichiarato che c’era già in programma di inserire l’Alto Molise nella rete-viaggi dell’associazione nazionale la quale, avendo come centralità statutaria il valore della persona e del suo territorio per un “welfare” attivo di comunità, è costituita essenzialmente da famiglie e, comunque, da persone di ogni età e ceto sociale., tutte socialmente motivate e rivolte alla solidarietà.

    Dopo l’appello dell’Università delle Generazioni, l’AUSER cercherà di trovare in Agnone e nell’Alto Molise strutture ricettive non soltanto per brevi soggiorni ma addirittura per vacanze prolungate a favore dei soci e, in prospettiva, c’è pure l’ipotesi di acquisto vero e proprio di immobili da adibire al “turnover” turistico-residenziale. Favorevole a tale disponibilità e ad ogni possibile collaborazione a riguardo si è detta la presidente della “Associazione AUSER Insieme” di Agnone, Annadea Di Ciocco (in foto) che, intanto punta ad aumentare a 50 i tesserati altomolisani entro la prossima estate.

    “E’ la stessa proposta  fatta ventotto anni fa dalla CGIL Pensionati del Piemonte per la salvezza del borgo medievale di Badolato in Calabria” – informa Domenico Lanciano, autore dell’appello “Agnone in vendita … per non morire”   ma anche nel 1986 della vicenda nota come “Badolato paese in vendita”  – “ E questa è la dimostrazione di come le associazioni che si basano sulla solidarietà e sull’impegno sociale a vasto raggio sono le prime che cercano di soccorrere le situazioni più difficili contribuendo, per la loro parte, alla migliore soluzione”.

     

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