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  • Buche, frane e segnaletica inesistente: la Provincia dimentica (puntualmente) il Molise altissimo

    AGNONE. Viabilità “colabrodo”: continua il viaggio de l’Eco online sulle principali arterie del Molise altissimo. Dopo aver documentato lo stato di salute comatoso in cui versano l’ex Istonia 86, non per altro ribattezzata mulattiera, e il viadotto “Verrino”, questa è volta tocca alla MonteSangrina. Una strada che conduce dallo svincolo di Castiglione Messer Marino, sulla vecchia SS 86, a Capracotta, Pescopennataro e il bivio di Rosello – Villa Santa Maria. Il segmento stradale, o meglio sarebbe definirlo un percorso ad ostacoli, viene transitato quotidianamente da centinaia di studenti e lavoratori che raggiungono Agnone, o viceversa si recano nella zona industriale della Valle di Sangro.

    L’arteria è mal gestita dalla Provincia di Isernia che come una litania continua a ripetere di non avere fondi a disposizione per assicurare un camion di asfalto il quale nell’immediato garantirebbe la riparazione delle profonde buche. Vere e proprie voragini profonde anche venti centimetri come testimoniano le foto.  IL tratto con altissimo tasso di criticità, il quale metterebbe in crisi anche il miglior slalomista di sci, è situato nei pressi delle abitazioni dei Porfilio. Innumerevoli le buche presenti da destra verso sinistra passando per il centro della carreggiata, senza tener conto di alcuni smottamenti franosi che se non saranno sanati nell’immediato, di certo,  creeranno non pochi problemi agli automobilisti.

    Non va dimenticato come la Montesangrina è la principale articolazione che collega Agnone a Capracotta passando per il valico di Guado Liscia dove inizia a salire la febbre di chi abitualmente si mette al volante. Perché se le infinite curve e la larghezza della sede stradale, ridotta ai minimi termini, farebbero perdere la proverbiale pazienza anche a Giobbe, a dir poco indecente è quel che resta del tappettino di asfalto letteralmente distrutto dal passaggio dei mezzi spazzaneve nell’ultimo periodo. A nulla sono serviti in passato le denunce fatte dai sindaci di Capracotta, l’ex Antonio Monaco e l’attuale Candido Paglione che pure avevano posto l’accento sull’importanza della viabilità per quanto concerne il passaggio di mezzi di soccorso come ambulanze e Vigili del fuoco.

    E pensare che lungo le due arterie sono presenti numerose attività produttive che tra mille difficoltà garantiscono economia al territorio con svariati posti di lavoro. A quanto detto bisogna segnalare la totale assenza di segnaletica orizzontale che, soprattutto in caso di nebbia, risulta un aiuto fondamentale per gli automobilisti. A questo punto verrebbe da alzare la voce e chiedere a cosa serve pagare la tassa sul bollo auto se i risultati ormai da anni sono sempre e solo questi. Alla prossima puntata.

    Viadotto “Verrino” – Dopo le foto pubblicate da l’Eco, la Provincia di Isernia ha provveduto a “rattoppare” in via provvisoria le buche più pericolose presenti sul viadotto “Verrino”. Il tutto in attesa della partenza dei lavori che prevede la messa in sicurezza della struttura per un importo di 800mila euro destinati dalla Regione Molise. Il progetto che prevede il rifacimento del manto stradale, nuovi giunti, canali di scolo e guardrail, sarà pronto per fine mese.

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