CasaPound: “Non è la caccia che va abolita, ma i polli in batteria”.


Di Stefano, ci dica, qual è la posizione di CasaPound rispetto alla caccia.
incontrare tanti cacciatori, uomini e donne che mi stanno aprendo gli occhi su una realtà stupefacente fatta di conoscenza ed esperienza della natura. D’altra parte, la caccia è un’arte che risale alla notte dei tempi, antica come l’uomo, ma anche una disciplina che ha dimostrato di sapersi evolvere continuamente per adattarsi sempre meglio alle esigenze dei territori, diventando uno
strumento importante nella corretta gestione ambientale del paese”.
CasaPound, proprio perché conosce bene i meccanismi dell’informazione (o meglio della disinformazione) e del consenso, ritiene invece di poter comprendere e interagire con i cacciatori in modo proficuo e li considera dei buoni alleati sul fronte della tutela dell’ecosistema. Da questo punto di vista, il mio impegno, una volta eletto, sarà innanzitutto diretto alla costituzione di tavoli di confronto tra le istituzioni e il mondo venatorio. Tavoli che opereranno al di là delle associazioni e delle lobby e dove i protagonisti veri saranno appunto i cacciatori”.

“Fermo restando che lo Stato dovrebbe riuscire a garantire la sicurezza dei suoi cittadini, cosa che al momento non avviene, riteniamo la legittima difesa un diritto e un dovere inalienabile del cittadino, che lo deve poter esercitare ogni volta in cui ricorrano circostanze di estremo pericolo per lui o per i suoi familiari in caso di violazione di domicilio o dell’esercizio lavorativo.
Quanto alla questione della detenzione di armi da difesa, a nostro avviso l’autorità di pubblica sicurezza può negarne il possesso solo quando sussistano impedimenti di tipo medico o psichiatrico oppure motivi legali connessi ad alcune tipologie di reati”.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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