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  • Colpo di scena: errore procedurale, i due milioni per il ponte Sente non sono più spendibili

    BELMONTE DEL SANNIO – Altro che botta e risposta tra l’onorevole Carmela Grippa e il consigliere regionale Mike Matticoli. Qui la questione è molto più seria perché pare che quei famosi due milioni di euro per la messa in sicurezza del ponte Sente ci siano, ma non siano spendibili. Motivo? Un errore procedurale fatto all’origine che impedisce alla Provincia di Isernia di utilizzare quei soldi.

    Spiega i dettagli della intricata vicenda lo stesso consigliere Matticoli, che facendo l’avvocato e l’amministratore pubblico da tempo, di procedure e di cavilli burocratici ne mastica. 

    «I tecnici della Regione Molise mi riferiscono che quelle  somme, nell’ambito del Decreto Genova, sarebbero state erroneamente imputate alla voce spese correnti anno 2018 in luogo di spese per investimenti e, per tali ragioni, si sarebbero dovute spendere entro e non oltre il 31 dicembre del 2018. – riferisce il consigliere provinciale – Appare piuttosto difficile che la messa in sicurezza di un viadotto quale il Longo, passando per progettazione esecutiva, procedure di gara e realizzazione dell’opera, non considerando intoppi quali ricorsi o soccorsi istruttori, possa essere portata a conclusione in un mese e mezzo, ammesso che i soldi fossero disponibili già da metà novembre, ma così non era. Se effettivamente è stato commesso tale errore, quelle somme non potranno più essere spese nel 2019 e andranno quindi riprogrammate, con la corretta imputazione».

    Chiarissimo: due milioni indicati come spese correnti e non per investimenti e quindi ora che siamo a gennaio non più spendibili. Un bel problema. Queste informazioni sarebbero uscite dal recente incontro in Regione a Campobasso, convocato dal governatore Toma, insieme alla Provincia e ai sindaci dell’Alto Molise. Una sorta di cavillo che però potrebbe paralizzare l’intero iter della messa in sicurezza del viadotto tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio. Le indagini geologiche sono ultimate e il progetto definitivo per gli interventi sulla famosa terza pila sarà pronto a fine mese. Ma se fosse vero quello che riferisce il consigliere Matticoli quei soldi, i due milioni dei 5 Stelle, non sarebbero più spendibili e quindi tutta la procedura per la messa in sicurezza del ponte subirebbe una battuta di arresto che provocherebbe una intuibile dilatazione dei tempi.

    Francesco Bottone

    3282757011

     

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