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  • Coltivare canapa terapeutica a Poggio Sannita per ricolonizzare la campagna

    POGGIO SANNITA – Il Consiglio comunale di Poggio Sannita, ha approvato, nei giorni scorsi, una delibera con la quale l’assise ha espresso la volontà da parte degli amministratori di verificare «se esistono le condizioni per chiedere, agli organi preposti, l’autorizzazione alla coltivazione della canapa terapeutica da parte dell’Ente Comune o legalmente da parte di privati sul territorio del comune».
    «E’ questo un precedente incoraggiante in termini di reddito e posti di lavoro, – spiega il sindaco Giuseppe Orlando – che in base ai dati in nostro possesso pone il Comune di Poggio Sannita al primo posto in Molise e secondo in campo nazionale nella volontà di attuare tale progetto. Infatti, il Comune di Torino, ha intrapreso la medesima iniziativa, precedendo quella di Poggio Sannita di pochi giorni. Nel corso del Consiglio, è stato anche ribadito che l’Amministrazione non ha mai accantonato l’obiettivo che si era prefissato nel programma elettorale e che resta primario, ovvero quello di valorizzare le risorse del territorio e la qualità agroalimentare come risorsa economica, sociale e ambientale per attirare i giovani verso l’agricoltura, per garantire alle locali imprese agricole opportunità di sviluppo e reddito e continuare a sostenere l’unica associazione, la AS.P.ag., regolarmente costituita, che si occupa di questo comparto in un quadro di piena integrazione dell’agricoltura con gli interessi economici e sociali di Poggio Sannita. Il nostro Paese simbolo dell’olio e del vino rischia di sparire se non si decide di investire seriamente in questo campo. – aggiunge il primo cittadino – Il tema dell’autosufficienza alimentare sta tornando prepotentemente d’attualità e per questo che l’Amministrazione in questi anni ha avuto contatti importanti con imprenditori vitivinicoli e, finalmente, oggi alcune aziende esperte e già operanti nel settore, hanno colto l’opportunità di rivitalizzare e riconvertire antichi vigneti che insistono nell’agro di Poggio Sannita. Al pari, il comparto dell’olivicoltura, – sottolinea ancora il sindaco Orlando – necessita di un approccio selettivo e qualificato che guardi ad una dimensione di scambi il cui valore aggiunto del nostro Paese può ancora giocare una partita vincente. Infatti, per questo settore, da circa tre anni, dopo un convegno tenutosi a Palazzo Ducale, l’Amministrazione ha avviato una collaborazione con la Caritas Diocesana di Trivento e, a tal fine, quest’ultima sarebbe ancora pronta a impegnare un contributo a favore di una o più aziende locali al fine di raggiungere lo scopo. L’intento rimane, ma affinché non vada persa questa concreta attenzione nei riguardi del nostro territorio, è maturata la convinzione di dover intervenire per risolvere la criticità della mancanza di manodopera con un progetto mirato. Infatti, dopo aver notato che quest’anno sono rimaste sugli alberi quasi il 50% delle olive, per il problema suddetto, l’Amministrazione ha presentato, in risposta a quanto proposto dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’ottica dei CIS (Contratti Istituzionali di Sviluppo), un progetto di “Ricolonizzazione della Campagna” da parte di famiglie di agricoltori locali e anche di etnie diverse, ai quali concedere case coloniche, scuole rurali e terre da coltivare. Questo per ricostruire il tessuto rurale, per combattere il dissesto idrogeologico, impedire l’avanzamento del bosco, allontanare la fauna selvatica e chiaramente poter disporre di manodopera. L’auspicio dell’Amministrazione è che, – chiude il primo cittadino – risolvendo la principale criticità, la carenza di manodopera, le aziende agricole ed i frantoi esistenti possano costituire un consorzio dedicato soprattutto alla valorizzazione dell’oro giallo che da sempre costituisce la risorsa economica principale di Poggio Sannita in quanto “Città dell’olio”, seconda solo a Venafro per densità di piante di ulivo».

     

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