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  • Danni da cinghiali, Fangio pressa la Provincia

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Danni da fauna selvatica, Fangio pressa la Provincia: «Quando fanno partire il selecontrollo?».

    «Ogni giorni riceviamo in Municipio persone, cittadini che vengono a lamentarsi per i danni subiti dai cinghiali. – spiega l’assessore comunale Enzo Fangio – Non solo le aziende agricole vanno tutelate, ma anche chi ha una piccola produzione per autoconsumo. La Provincia aveva annunciato l’avvio del selecontrollo al primo giugno, ma siamo quasi alla metà del mese e non un colpo è stato sparato. I cittadini sono all’esasperazione».

    Una situazione ben nota quella dei danni alle colture arrecati dai cinghiali, rispetto alla quale la Provincia, dopo anni di inerzia e silenzio, ha messo in campo una vasta operazione di contenimento che dovrebbe partire a giorni mediante l’impiego sul territorio dei selecontrollori.

    moroni

    In merito al ritardo lamentato da Fangio, l’assessore provinciale Franco Moroni (accanto in foto, ndr), che ha la delega proprio all’applicazione del piano di contenimento dei cinghiali, spiega: «Si era ipotizzato di partire il primo giugno, ma ci sono stati dei problemi organizzativi che hanno fatto slittare l’inizio del selecontrollo. Tuttavia mi sento di poter rassicurare i cittadini, gli agricoltori e anche gli amministratori locali: il selecontrollo partirà subito dopo il 15 giugno».

    Non è un mistero che ci sono state e ci sono ancora forti resistenze all’avvio del selecontrollo da parte dei cacciatori cinghialiai che praticano la braccata.

    A questo riguardo l’assessore Moroni precisa: «Il selecontrollo non influenzerà negativamente la caccia al cinghiale, quella tradizionale che parte a settembre. I prelievi dei selecontrollori saranno concentrati sugli animali giovani, quelli che in gergo tecnico si chiamano classi zero e uno. Dunque l’effetto del selecontrollo sarà quello di riequilibrare qualitativamente, ristrutturandole, le popolazioni di cinghiali sul territorio. Ciò significa che anche la caccia tradizionale in braccata avrà dei vantaggi, in termini di carniere, derivanti dal selecontrollo».

    Intanto gli amministratori locali, i sindaci, possono segnalare i danni causati dagli ungulati agli uffici della Provincia.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

    foto tratta da Facebook

     

     

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