• Editoriale
  • Disinfestazione adulticida, perché spargere altri veleni nell’ambiente?

    Il Comune di Agnone ha informato la cittadinanza che questa notte sarà effettuata sul territorio comunale la consueta disinfestazione adulticida. Si tratta di un trattamento anti  zanzare, come se l’Alto Molise fosse l’Amazzonia o un focolaio endemico di malaria. Non risulta che l’Atene del Sannio sia infestata di zanzare, né che sorga in una zona palustre. Interventi di disinfestazione sono stati effettuati, sempre secondo quanto dichiara il Municipio, anche nei mesi di aprile e maggio, quando cioè ci sono in atto le maggiori fioriture, sia sugli alberi da frutto che sui prati. E state pur certi che le sostanze vaporizzate dalle macchine che questa notte faranno il giro delle strade di Agnone non sono propriamente acqua fresca, né benedetta. Tanto è vero che il Comune raccomanda di tenere chiuse le finestre, togliere dai balconi cibi e prodotti commestibili e di non stendere il bucato. Guarda caso. Sono veleni, perché appunto devono avvelenare le zanzare. Sindaco Lorenzo e vicesindaco Linda Marcovecchio, di grazia, possiamo sapere quali sostanze verranno spruzzate sotto il cielo di Agnone? Esiste, immaginiamo, un elenco delle sostanze impiegate dalla ditta che si occupa di questo servizio ritenuto utile. Possiamo renderlo pubblico? E quanto costa alle casse comunali questo giochino? Non si riesce a tagliare l’erba infestante, ma i soldi per la lotta alle zanzare ci sono? E, in ultima analisi, è davvero necessario avvelenare l’aria dell’Alto Molise solo per non avere il fastidio di qualche zanzare che svolazza qua e là? Ci si riempie la bocca di parole quali natura, ambiente, salubrità dell’aria, si fanno battaglie contro la plastica, contro i pesticidi che finiscono nel piatto, poi si dà il via libera a queste sconsiderate e spesso inutili operazioni di avvelenamento ambientale spendendo addirittura del denaro pubblico. In altre zone d’Italia, probabilmente più attente e sensibili a queste tematiche, le disinfestazioni contro le zanzare vengono addirittura vietate, perché ritenute dannose per l’ambiente in generale e per alcuni insetti importanti come le api o altri impollinatori. Ad esempio l’Associazione Apicoltori delle province toscane ha chiesto, nel recente passato, di sospendere questi trattamenti chimici perché «troppo pericolosi per le api, che in questi giorni sono attirate dalle fioriture». «Il trattamento infatti è particolarmente dannoso per api ed entomofauna pronuba in un momento ricchissimo di fioriture nei viali cittadini, tigli, siepi, rovi ed altro, quotidianamente visitati dalle api. Non a caso la normativa vigente vieta qualsiasi forma di trattamento alle piante nel periodo della fioritura». «Spesso – conclude il rappresentante degli apicoltori – nostro malgrado siamo alle prese con apicidi e spopolamenti degli alveari causati da tali procedure. Raccomandiamo di annullare l’intervento per evitare inutile mortalità di api e altri insetti, e l’eventuale contaminazione del miele raccolto con ingentissimi danni per il settore. Danni che ci costringerebbero a iniziative tese alla tutela e salvaguardia di api e apicoltori». Ad Agnone invece, ma anche negli altri centri dell’Alto Molise, si paga qualcuno per avvelenare l’ambiente… e le api.

    Francesco Bottone

     

     

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