• Editoriale
  • Ennesimo sopralluogo sotto il ponte Sente: ma l’inghippo ora è a Roma

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Sopralluogo tecnico, l’ennesimo, questa mattina sul ponte Sente o meglio sotto il viadotto. Una delegazione composta da macchina di servizio della Provincia di Isernia, insieme all’ingegnere progettista, il venafrano Umberto Di Cristinzi, e al sindaco di Belmonte del Sannio, Errico Borrelli, nella duplice vesta di amministratore locale di geologo,è stata notata questa mattina in prossimità del viadotto tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio. Un sopralluogo tecnico sotto il ponte, alla base dell’ormai famosa terza pila malandata, finalizzato ad acquisire probabilmente materiale fotografico “fresco” in vista dell’appuntamento pubblico previsto per i prossimi ad Agnone durante il quale verrà presentato alla stampa e ai cittadini il progetto di messa in sicurezza dell’imponente struttura. 

    Riassumendo, dunque, allo stato attuale la situazione è questa: la Provincia di Isernia ha presentato il progetto definitivo per la messa in sicurezza parziale del viadotto; il Ministero della Infrastrutture e Trasporti ha confermato, proprio nei giorni scorsi, che il finanziamento c’è ed è spendibile per tutto il 2019; di contro la Provincia di Isernia, per bocca del consigliere delegato alla Viabilità, Mike Matticoli, ha ribadito non solo di non avere quei due milioni di euro in cassa, ma anche di non avere ancora ricevuto comunicazioni ufficiali in merito all’esistenza stessa di quel trasferimento. 

    Politichese e burocratese a parte, la Provincia di Isernia, con il progetto ultimato, potrebbe far partire la gara di appalto dei lavori, ma non lo fa se non ha una notifica ufficiale dell’esistenza del finanziamento dei due milioni di euro. Un ente pubblico non può procedere ad una gara per l’assegnazione dei lavori sulla base di un comunicato, sia pure autorevole del Mit, o delle dichiarazioni di vari parlamentari e consiglieri regionali. Non serve materialmente il trasferimento del denaro, non in questa fase almeno, ma la semplice notifica del decreto di concessione del finanziamento. E questo, checché ne dicano qui in Molise, deve farlo l’ente erogatore del finanziamento, cioè il Governo centrale o al massimo il Ministero competente. Gli attivisti e gli eletti del M5S si attivino in tal senso, perché il tempo stringe e l’Alto Molise e l’Alto Vastese non possono aspettare.

    Francesco Bottone

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