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  • Galleria Fonte Valloni ancora chiusa, l’ira degli studenti – pendolari

    Dopo mesi e mesi di chiusura della galleria Fonte Valloni, che collega l’alto Molise con i paesi dell’alto Vastese, scrivono a l’Eco online gli studenti-pendolari. Denunciano biblici ritardi nella riapertura del traforo con tutte le conseguenze del caso. Ancora una volta sul banco degli imputati la classe politica locale, inadeguata alle esigenze del territorio. 

    Noi ragazzi del Liceo Scientifico di Agnone scriviamo per far conoscere la situazione che stanno vivendo tutti i pendolari che quotidianamente devono recarsi ad Agnone; a  causa della chiusura della galleria Fonte Valloni, sulla provinciale che collega Alto vastese e Alto Molise, sono costretti a percorrere la strada comunale che passa all’interno di Belmonte del Sannio, piena di pericoli essendo non sufficientemente larga e allo stesso tempo molto dissestata.

    Su questa strada ogni giorno transita anche un pullman di linea, con all’incirca 50 studenti a bordo; tale mezzo (come tutti gli altri mezzi pesanti che devono usufruire di questa strada) a stento riesce a passare nella carreggiata, che già durante le piogge delle settimane scorse è stata invasa da fango e terriccio, creando così notevoli problemi ai mezzi in transito; questa situazione peggiorerà notevolmente durante il prossimo inverno.

    Allora noi studenti ci chiediamo questo: è meglio continuare a far correre pericoli a noi ragazzi e a tutti i pendolari, o sarebbe meglio un piccolo sforzo e utilizzare i circa 180.000 euro disponibili per rimettere in sesto la galleria? Inoltre il paradosso è che basterebbe una “donazione” di soli  5 euro, da parte di ogni cittadino/pendolare interessato (di Belmonte del Sannio, Castiglione, Agnone e di altri paesi dell’Alto Molise e Alto Vastese), a dare un forte schiaffo morale a quelle istituzioni, delle Regioni Molise e Abruzzo, che inventano e stipulano accordi per salvare l’ospedale di Agnone, ma che né si chiedono né si rendono conto di quanto sia inutile per i paesi come i nostri avere a così pochi chilometri un presidio sanitario quando poi è impossibile raggiungerlo…

    Pertanto, ci chiediamo come mai i nostri politici non capiscano di dover favorire il coraggio di tutti noi giovani che vogliamo continuare a vivere in queste aree, anche se disagiate, perché coscienti di essere l’unico futuro di queste terre.

    La politica è e deve essere al servizio dei cittadini e non autoreferenziale “trastullo” per chi non è capace di affrontare e risolvere i reali problemi della gente.

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