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  • Incidenti causati dai cinghiali, qualche Provincia li ha azzerati con il sistema “Life Strade”

    Incidenti stradali causati dalla fauna selvatica azzerati negli ultimi quattro anni lungo i tratti di strada equipaggiati con i sistemi sperimentali Life Strade, finalizzati al contrasto degli incidenti fra veicoli e animali selvatici.

    Lo rende noto la Provincia di Terni con un comunicato stampa. Non la Svezia e la Norvegia, ma Terni, in Umbria, poche centinaia di chilometri più a Nord dell’Abruzzo e del Molise.

    «Le apparecchiature installate dalla Provincia di Terni hanno infatti svolto il compito per cui erano state collocate su alcune strade provinciali particolarmente a rischio. – si legge nella nota dell’ente – I dati raccolti e resi noti dal servizio viabilità e protezione civile riguardano i quattro impianti collocati sul territorio provinciale: due sulla SP 74, rispettivamente a Castel Giorgio e Orvieto, uno sulla SP 99, sempre a Orvieto, e un quarto sulla SP 31 a Penna in Teverina. I risultati della sperimentazione saranno illustrati nell’incontro tecnico in programma il 19 e 20 novembre a Sferracavallo di Orvieto durante il quale la Provincia presenterà anche il progetto “Life Safe-Crossing”. Si tratta del proseguimento del progetto precedente con l’installazione di nuovi sistemi più aggiornati e informatizzarti basati sull’utilizzo di telecamere termiche che registrano in maniera ancora più puntuale la presenza di animali in modo da far scattare i dispositivi di sicurezza. La due giorni verterà sul tema degli incidenti stradali con la fauna selvatica e coinvolgerà, oltre all’Italia, rappresentata dalla Provincia di Terni, la Grecia, la Spagna e la Romania. La Provincia ha la funzione fondamentale di mettere al servizio di questo partenariato internazionale le conoscenze e le esperienze acquisite nel precedente progetto Life Strade. Prevista l’installazione sulle SP di due nuovi impianti la cui collocazione verrà decisa al termine di un periodo di monitoraggio, da parte della Provincia, sulla numerosità, le specie e le zone di maggiore frequentazione della fauna selvatica».

    Come funzionano i dispositivi – I dispositivi già installati sono dotati di sensori che registrano la presenza di animali nelle vicinanze dalla strada e che fanno attivare dei lampeggianti con la funzione di segnalare agli automobilisti la loro presenza. Le luci inducono i veicoli a ridurre la velocità per consentire l’attraversamento dell’animale. Nel caso in cui il guidatore non rallenti, si attiva una segnalazione acustica che spaventa il selvatico. I nuovi sistemi saranno dotati di due novità tecnologiche ed informatiche: la prima è costituita da telecamere termiche che in base alla variazione di temperatura nell’area di portata del sensore (corrispondente alla presenza di un animale), fanno scattare i sistemi di sicurezza. La seconda è il ricorso all’informatizzazione che permetterà la gestione da remoto delle telecamere, a differenza di quanto avviene con i vecchi impianti, e di raccogliere dati in continuum sulla presenza, le specie e la numerosità degli animali nella zona.

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