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  • Integrazione e accoglienza, l’esempio dei bambini di Poggio Sannita

    POGGIO SANNITA. In linea con la decisione del Comune di Poggio Sannita, che nel corso del 2017 deliberò l’adesione al Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati, affidandone successivamente la gestione alla società Medihospes coop. sociale onlus di Bari, che ha maturato una vasta esperienza nel settore dell’accoglienza; dagli inizi di luglio lo SPRAR di Poggio ospita due famiglie nord africane, entrambe provenienti dalla Libia, sbarcati 3 anni fa sul suolo italiano, dai barconi dei famigerati trafficanti. La prima famiglia libico-egiziana è costituita da genitori con tre figli minori, al loro arrivo in Italia ospitati a Verona; l’altra di origine marocchina con genitori e due figli minori, già ospitati a Formia. Tutti i bambini parlano l’italiano avendo frequentato le scuole in rapporto alla loro età e al livello di comprensione della lingua, due di loro sono stati iscritti alla scuola primaria di Poggio mentre gli altri più grandicelli, frequenteranno le scuole medie e superiori di Agnone.

    Dopo un  iniziale atteggiamento di attesa, quasi di studio, la gente poggese ha rotto gli indugi avvicinandosi ai nuovi arrivati con curiosità e fiducia. Soprattutto i bambini hanno legato con i loro coetanei africani in un naturale rapporto di amicizia che ha scavalcato ogni tipo di diffidenza. In particolare le piccole Aurora, Serena, Sofia, assieme agli altri bambini poggesi, con sensibilità e altruismo dando vita alla loro creatività hanno preparato e affisso un cartello decorato da tante manine multicolori, recante la frase: “La lavanderia è l’unico posto dove le cose devono essere separate per colore”. Ancora una volta, l’esempio ci viene dai bambini, che con il loro linguaggio semplice, diretto, profondo indicano la soluzione di problemi spesso enfatizzati oltre il dovuto. Parole, gesti, comportamenti che tracciano la strada di un futuro libero da ostacoli e paure aprendo le porte alla speranza di una umanità migliore. Un’accoglienza di  solidarietà e integrazione, è possibile.

    Per ribadire questo concetto, la coop Medihospes e il Centro SPRAR in collaborazione con il Comune di Poggio Sannita e l’Ass. ludico-ricreativa “Ludobus” organizzerà per il 16 agosto – dalle 17.00 alle 20.00 lungo la via parallela – una giornata di integrazione dal titolo evocativo: “C’era una volta… il gioco. Alla riscoperta dei giochi del passato…”.  A riprova che gli SPRAR possono funzionare se gestiti e programmati con oculatezza, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni migranti e di quelle accoglienti. Innanzitutto piena considerazione per la dignità umana, ma anche osservanza di leggi, regole, abitudini, usi, costumi e tradizioni religiose; in un quadro di reciproco rispetto che consenta una convivenza civile, tanto più auspicabile in piccole e tranquille comunità come la nostra. Guardando, in definitiva, al fenomeno dell’immigrazione non solo come un problema ma, anche alle possibili risorse che ne potrebbero scaturire, prima fra cui quella del contrasto allo spopolamento del territorio e dei nostri, sempre più microscopici, borghi. (FOTO DI ERNESTO B. GIAVAZZI) 

    Tonino Palomba

     

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