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  • Le «quattro lesbiche» che stanno stregando l’Italia

    «Dati impressionati, frutto di un grande risultato sportivo. Alzi la mano chi avrebbe potuto prevedere un riscontro del genere. Tutti o quasi saliti sul carro dei vincitori? Ben venga, purché si faccia qualcosa per continuare questa crescita. Le quattro lesbiche che non meritavano denari hanno lasciato spazio ai caroselli, anche se qualche fervido oppositore c’è. Libertà di pensiero e di espressione ma maggior tutela per queste ragazze non per sposare la filosofia delle “quote rosa” ma per puro merito. Una piccola rivincita perché a Girelli qualche anno fa dicevano di attaccare le scarpette al chiodo e di studiare piuttosto che perdere tempo vicino ad una palla. Concetti che possono riguardare, chi più e chi meno, tutte. Il professionismo? Ultimo step di una crescita culturale che va a fatta a tutti livelli, perché se la vendita del prodotto non ha entrate adeguate come si può garantire un sostentamento della “manodopera”? Le affiliazioni dei club (maschile/femminile) e questo Mondiale possono dare una bella accelerata ma tanto dipenderà da chi avrà voglia di veder giocare questa ragazze nei weekend di campionato. Queste giocatrici sono cresciute nei miti di Baggio, Del Piero e Totti. Il vero obiettivo sarà quello che le future generazioni abbiano come punti di riferimento Gama, Bonansea, Giuliani ecc».

    E’ lo sfogo pubblicato sulla pagina facebook Calcio Femminile Italia dopo lo straordinario successo riscosso dalle ragazze mondiali della Bertolini che a suon di gol hanno superato la prima fase del mondiale prime del girone. Una sorta di rivincita delle calciatrici nei confronti degli strapagati e viziati colleghi maschietti che ultimamente non brillano allo stesso modo. In bocca al lupo #ragazzemondiali!

    a cura di Francesco Bottone

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