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  • Mortale su fondovalle Sangro, migliorano le condizioni dei feriti

    PIANE D’ARCHI – È stato dimesso nei giorni scorsi dall’ospedale di Pescara C.C., protagonista, lo scorso 6 aprile, Lunedì di Pasqua, di un tragico incidente sulla Fondovalle Sangro nel quale perse la vita sua moglie, R.S. 56 anni, e rimase gravemente ferita la figlia della coppia R.C. 30 anni. La giovane donna, dopo un ricovero in Rianimazione nell’ospedale di Pescara è stata in questi giorni trasferita nel reparto di Riabilitazione del SS. Salvatore di L’Aquila e ne avrà per altri 30 giorni. Le sue condizioni sono in lieve miglioramento. Sull’incidente è stato aperto un fascicolo dal sostituto procuratore Anna Benigni e al momento ancora non ci sono indagati. La famiglia faceva ritorno ad Agnone e quindi viaggiava in direzione mare-monti a bordo di una Volvo V40 che, pare in seguito a un sorpasso, invase la carreggiata opposta “sfiorando” una Land Rover, prendendo poi sulla ruota anteriore sinistra, un Audi Q5 condotta da N.C. originario di Castel Frentano ma residente a Lanciano, colpendo quindi frontalmente una monovolume con a bordo una famiglia tedesca (parente di quella a bordo dell’Audi) e finendo infine la propria corsa contro il guard rail opposto. L’urto fu talmente violento che il motore della Volvo è stato sbalzato a una trentina di metri di distanza. R.S. fu catapultata sull’asfalto, perdendo anche, in seguito all’urto con le lamiere un braccio, arto che fu ritrovato il giorno seguente. Le condizioni apparse subito gravi soprattutto per la figlia della coppia che viaggiava sulla Volvo, la trentenne riportò seri traumi alla colonna vertebrale. Complessivamente i feriti furono dodici (seppur in condizioni non gravi) giacché nell’Audi Q5 viaggiavano la moglie del conducente e due loro figli, di 5 anni e 6 mesi, e nella monovolume c’erano complessivamente quattro adulti e altrettanti minori. Secondo quanto raccontato dai conducenti della Land Rover e della Q5, la Volvo avrebbe sorpassato ad alta velocità un altro mezzo non riuscendo a rientrare nella propria carreggiata di marcia (mare-monti). Nei giorni scorsi è stata presentata un’istanza di dissequestro dei mezzi, almeno per quelli meno gravemente incidentati.

    Matteo Del Nobile (articolo tratto da Il Centro) 

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