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  • Ndocciata, Marcovecchio avverte la Regione: “Più soldi o saremo costretti a rivedere tutto”

     

    AGNONE. “Chi cerca di far passare il Comune di Agnone quale responsabile del mancato finanziamento al 100% della Ndocciata non sa leggere le carte oppure lo fa in maniera sbagliata”. Dopo giorni passati in silenzio, il primo cittadino Lorenzo Marcoveccio interviene sulla questione sollevata in anteprima da l’Eco  in merito la delibera regionale del 27 luglio scorso che coprirà le spese dell’evento del fuoco solo al 50%. “In tempi non sospetti è stato il Comune di Agnone quale soggetto attuatore a fare la domanda per l’intera copertura delle spese. A confermarlo è la stessa delibera regionale numero 363 del luglio scorso”. Carte alla mano il sindaco di Agnone sembra non sentire ragioni sull’allegato “Turismo e Cultura” che di fatto vede la Ndocciata inserita nell’azione 1, “Storia, cultura, tradizione, innovazione e sperimentazione”, e quindi cofinanziata dalla Regione Molise per metà delle spese da affrontare.

     “Al di là delle responsabilità sulla stesura dell’atto regionale – prosegue Marcovecchio – bisogna capire che ormai la Ndocciata ha raggiunto livelli di interesse nazionale con costi non più sostenibili per un’amministrazione comunale. Mi riferisco ad esempio alle spese affrontate in termini di sicurezza lievitati in maniera stratosferica. Se solo fino a qualche anno fa si poteva contare sull’azione messa in campo dai volontari, oggi questo è praticamente improponibile. E allora, come fatto per altre manifestazioni, occorre che la Regione recepisca il tema soprattutto se si vuole puntare realmente sul settore turismo. Per fare il salto di qualità serve investire, altrimenti saremo costretti a rivedere il tutto”. D’altronde la Ndocciata, riconosciuta dal ministero del Turismo “Patrimonio d’Italia”, è capace di attirare migliaia e migliaia di turisti provenienti da ogni angolo d’Italia e d’Europa. Sta di fatto che per finanziarla il Comune di Agnone negli ultimi giorni ha dovuto mettere mano alla tela e apportare una variazione al Bilancio pari a 45mila euro. “Fa specie registrare una corsa sfrenata su giornali e web  da parte di chi era tenuto a vigilare affinché tutto ciò non accadesse a solidarizzare con una iniziativa che resta unica e originale in tutto il Paese” conclude l’avvocato agnonese senza evitare un pizzico di polemica.

    Negli ultimi giorni ad interessarsi della vicenda la consigliera regionale della Lega, Aida Romagnuolo che nella giornata odierna dovrebbe promuovere un ordine del giorno “pro Ndocciata” a Campobasso.

    Intanto ci va giù duro il consigliere dei 5 Stelle, Angelo Primiani. “Quanto accaduto con la Ndocciata di Agnone, finanziata solo al 50% dalla Regione, è solo il preludio dello scenario che si aprirà con la definizione del Piano straordinario del turismo – afferma in una nota il pentastellato -.  La giunta regionale deve dirci con chiarezza se intende investire sul turismo stanziando adeguate risorse economiche per fronteggiare le priorità che verranno fuori dalla concertazione con gli stakeholders o se gli Stati Generali devono essere considerati come la classica passerella politica per mettere in mostra solo promesse e buone intenzioni che mai troveranno seguito e applicazione concreta. Il timore appare sempre più fondato, per questo motivo in Consiglio regionale chiederò quante risorse verranno appostate per rendere esecutivo il Piano del turismo. Su questo punto bisogna essere chiari altrimenti saranno sempre e solo chiacchiere che, anziché portare sviluppo, affosseranno la già martoriata attrattività turistica molisana. Finora abbiamo assistito solo a finanziamenti a pioggia, con metodi di assegnazione perlomeno discutibili, che di strategico hanno ben poco. Alla luce di tutto questo – conclude Primiani – e per scongiurare l’ennesima presa in giro ai danni dei molisani, il MoVimento 5 Stelle sta valutando l’opportunità di richiedere un Consiglio monotematico”.

     

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