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  • I sanniti tornano in scena: «Non più nemici ma alleati per sempre…»

    “Non più nemici ma alleati per sempre, anzi una cosa sola, pur nella diversità di ognuno”.
    Il 4 giugno è stata una giornata davvero speciale per l’ Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi: nell’Aula Magna, alle ore 8.30, gli alunni della Classe Prima e della Classe Seconda dell’I.T.E. di Gissi, hanno rappresentato alcuni passi del Romanzo storico “Viteliù”, di Nicola Mastronardi. Il romanzo è stato oggetto di un Laboratorio multidisciplinare di Geostoria: ”Le vie della Transumanza, il viaggio di un anziano sannita alla ricerca delle sue radici”, coordinato dalla prof.ssa Patrizia Marcovecchio, con la collaborazione della prof.ssa Stefania Colangelo. Le attività si sono svolte per diversi mesi e si sono concluse con la drammatizzazione del Romanzo.
    L’Autore ci ha onorato con la sua presenza seguendo con interesse lo spettacolo teatrale. Alternando narrazione e drammatizzazione, ben cinque sono state le scene rappresentate dai ragazzi, estrapolate da alcuni capitoli del romanzo.
    La prof.ssa Marcovecchio, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha illustrato il contenuto della rappresentazione, sottolineandone il messaggio profondo.
    Un viaggio avventuroso nel mondo nascosto dei Popoli Italici, che si unirono per costruire il loro sogno di LIBERTA’, contro la prepotenza romana. Un viaggio nella memoria che ha portato il protagonista, e tutti noi, a conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la Prima Nazione, cui fu dato il nome di ITALIA.
    Viteliu è la storia di tutti noi!
    Al termine della rappresentazione, il Dott. Nicola Mastronardi ha ringraziato la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Aida Marrone, i Docenti e in particolare gli alunni che sono stati protagonisti di una attività notevolmente impegnativa. Con gratitudine ha evidenziato che per la prima volta un Istituto scolastico ha messo in scena una drammatizzazione del testo ”Viteliù” , finora rappresentato unicamente tramite Letture espressive e Tavole rotonde.
    A conclusione, l’autore si è rivolto ai presenti con le parole di G.Letta : “ Gli uomini, nonostante le guerre e la ferocia abominevole di alcuni, sono fatti per comprendersi, per cooperare e costruire qualcosa di buono e bello.
    Riconciliazione. Pace. Uniche vie di uscita da crisi anche spietate che per essere superate hanno bisogno di energie concordi. Questa l’attualità universale di Viteliù. Rinascere a vita nuova, nonostante le guerre, le rovine della civiltà, e l’apparente inevitabile decadenza”.
    La Dirigente ha ringraziato l’autore e apprezzato il lavoro svolto dai ragazzi, soffermandosi, oltre che sul significato culturale, sociale, economico della Transumanza, anche su quanto sia formativo per un alunno di un Istituto tecnico acquisire una cultura di base che contenga i valori umanistici, universali per la formazione della propria Identità.

    Prof.ssa Patrizia Marcovecchio

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