• Editoriale
  • I parlamentari 5 stelle non hanno bisogno di un addetto stampa? E Federico perché non si dimette?

    PUBBLICHIAMO di seguito la “riflessione giornalistica” di Vincenzo Cimino, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti:

    «Ortis, Testamento, Di Marzio, Federico, Occhionero sono i parlamentari eletti in Molise. Dalla loro elezione ho letto solo un comunicato della deputata di Leu, scritto di suo pugno perché diramato dalla sua mail. A differenza della deputata Tartaglione che ha individuato un giornalista molisano, le aspettative lavorative di tanti colleghi non hanno sinora trovato concretezza. Avrei gradito e mi aspetterei un congruo numero di contratti da assistente parlamentare per qualche giornalista molisano. Con la speranza che ciò si concretizzi, i paladini della giustizia possono notare come Federico sia ancora consigliere regionale. Non ne faccio una questione di indennità o di convenienza alla surroga, ma la costituzione vieta la contemporanea appartenga ad un ramo del parlamento e ad un consiglio regionale, art. 122. Non intendo sostenere che ci sia un aggravio di spese per la collettività, ma solo che io al posto di Federico mi sarei dimesso il 5 marzo»

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