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  • Per le frane i soldi non ci sono, servono per pagare le indennità ai politici

    Una proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle che libererebbe ben 23 milioni di euro in cinque anni, da destinare magari ai servizi, alla viabilità, alle zone montane, al superamento del digital divide. Ma i sedicenti amministratori della Regione Abruzzo non ci stanno a tagliarsi lo stipendio, riducendolo, si fa per dire, a cinquemila euro al mese. Destra e sinistra, a dimostrazione che sono identici nel difendere i propri odiosi privilegi, hanno abbandonato la seduta della Commissione Bilancio facendo mancare il numero legale. Nel video il commento della consigliere regionale del M5S, Sara Marcozzi.

    «Ancora una volta la maggioranza di centrosinistra ha dimostrato scarsa attenzione a questioni fondamentali per i cittadini abruzzesi». Ha puntualizzato il consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari.sara marcozzi a castiglione

    «In Commissione Bilancio – ha spiegato Pettinari – erano in discussione i due progetti di legge di riforma delle Ater regionali: quello dell’Assessore regionale Donato Di Matteo e quello presentato dal nostro Gruppo consiliare. La riunione, convocata per le 14.30, è iniziata già con 40 minuti di ritardo per le assenze nella maggioranza, che era rappresentata solo dal Consigliere Alessio Monaco. Successivamente qualche esponente è arrivato, ma al termine delle audizioni in programma, è andato via nuovamente, facendo mancare il numero legale proprio nel momento dell’avvio dell’esame delle proposte legislative, costringendo il Presidente Maurizio Di Nicola a sciogliere la seduta e a riconvocarci in data da destinarsi. Ritengo si tratti di un atteggiamento grave e poco rispettoso delle istituzioni, anche perché in gioco c’è una riforma fondamentale per questa Regione, che non può più essere rinviata».

    Adolfo Corropoli

     

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