• Editoriale
  • Ponte Sente subito all’Anas: senatore D’Alfonso, qui si parrà la tua nobilitate

    BELMONTE DEL SANNIO – Dalle ore 13 di martedì 18 settembre, a.D. 2018, il ponte sul Sente intitolato alla memoria dell’operaio morto sul cantiere Francesco Paolo Longo, che dal 1977 collega l’Abruzzo e il Molise, sarà chiuso al traffico. Torsione del terzo pilone a causa di una frana, struttura a rischio. E dopo i fatti del ponte Morandi di Genova nessuno vuole accollarsi la responsabilità di mantenere aperta una struttura imponente come quella sul Sente. Il traffico da e per l’Alto Molise e l’Alto Vastese dirottato sulla ex statale Istonia, un tracciato di guerra, un percorso da rally, poco più che una mulattiera con diversi tratti in frana, abbandonata al suo destino da anni di incuria dalle due inutili Province di Chieti e Isernia. «E quando riaprirà il ponte sul Sente?» si chiedono i pendolari di zona che dai centri montani del Vastese raggiungono ogni giorno Agnone per le scuole, l’ospedale, il lavoro. La risposta è semplice: «Mai». Perché in Italia, in questo paese dei balocchi, le cose provvisorie diventano definitive. Bisogna trovare due, tre, quattro o più milioni di euro, ammesso che bastino, per mettere in sicurezza quella imponente struttura, la quinta più alta d’Italia e tra le prime in tutta Europa. La soluzione, forse l’unica, è affidare quella straordinaria opera di ingegneria a chi realmente sa gestire strutture del genere: l’Anas. Nei giorni scorsi l’Anas è tornata ad essere proprietaria e quindi a gestire direttamente le ex strade statali 151, 487, 539, SP 58 e SP 60, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 febbraio 2018 relativo alla revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella Provincia di Pescara. Un risultato ottenuto, lo sanno anche le pietre, grazie agli agganci all’interno dell’Anas vantati dall’ex presidente della Regione Abruzzo, il senatore Luciano D’Alfonso. Contestualmente al passaggio di quelle strade ad Anas, sono stati resi disponibili dei fondi per l’immediata manutenzione, stanziati già dal Cipe per la corrente annualità, dunque pronti ad essere utilizzati. Strade abbandonate dalle inutili Province, che tornano a nuova vita, tornano ad essere fruibili grazie alla nuova gestione Anas. Bene, siccome l’Abruzzo, almeno per quanto ci risulta, non finisce nel Pescarese, ma sprofonda nel basso Chietino fin quasi a fondersi nel Molise, pare infatti esista una landa desolata chiamata dagli anziani “Alto Vastese”, sarebbe forse il caso di ripetere l’operazione “passaggio all’Anas” anche sui monti dove vissero i pastori-guerrieri, i Sanniti. Ecco dunque l’appello dell’Eco, a nome delle comunità dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese, rivolto al senatore D’Alfonso. Il ponte Sente va affidato alla gestione Anas, è l’unica soluzione possibile per vederlo forse riaperto al traffico nei prossimi anni. Altrimenti resterà lì come il monumento simbolo dell’abbandono e dell’indifferenza delle istituzioni nei confronti di intere popolazioni considerate cittadini di serie B. Senatore D’Alfonso, qui si parrà la tua nobilitate.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.