• Editoriale
  • Scandalosamente Asrem

    Essendo ormai l’ex cappellano ospedaliero del Caracciolo, l’ex Direttore della Pastorale della Salute della Diocesi di Trivento, e ormai un povero dializzato, sono finalmente libero di rivolgermi alla vostra coscienza civica come un semplice malato e rivolgervi un ultimo appello.

    Ho assistito in queste giorni a cose inverosimili, che rappresentano purtroppo una sconfitta totale della nostra comunità civile, e non posso più tacere.

    Il Governatore Paolo Frattura aveva dato assicurazioni molto chiare, il riconoscimento di Ospedale di Area Particolarmente Disagiata era andato in porto, con tutte le incertezze del caso, e sulla carta sarà ormai legge dello stato.

    Ma quello che è successo da dicembre ad oggi è semplicemente mostruoso. La dirigenza ASREM, il dott. Sosto, il dott. Forciniti e il Dott. Lucchetti, che sia chiaro ricordarlo, nominati dal Governatore Frattura e quindi sua espressione, hanno proceduto a tutta una serie di atti che sconfessano le buone intenzioni del Governatore stesso, e fanno seriamente dubitare sui suoi impegni per questa zona, in quanto finora, oltre le parole, sono purtroppo arrivati segnali negativi e mai una buona notizia o evento.

    Considerando il fatto che quando si vuole riorganizzare per ripartire ci si reca in loco, si incontra il personale settore per settore, si dialoga con loro, si concertano gli atti e si adeguano alla realtà delle situazioni, e quindi, semplicemente con comunicazioni interne si procede contemporaneamente a disattivazioni e nuove attivazioni e rimodulazioni di servizi, invece è arrivata a gran parte del personale una pioggia di raccomandate a casa con ordini perentori e con disposizioni immediatamente esecutive di rimozioni e cessazioni di strutture ed incarichi, degne di una disattivazione, a seguito di un Atto Aziendale non coerente con il programma Operativo che sta per diventare legge dello Stato né per il Decreto 70/2015, che prevede una struttura ospedaliera in grado di assicurare un’emergenza/urgenza vera. Un’azione autoritaria e che ha gettato nel caos, nella sfiducia, nello sconforto tutti.
    Mi spiego:

    • A parte la mia messa alla porta, che potrei anche accettare se fosse per il bene di tutti, si è semplicemente disattivata la UOC di Chirurgia e accorpato tutto il personale alla UOC relativa di ISERNIA, con possibilità di trasferimento per tutti, medici ed infermieri, con il solo compito di garantire qualche Day Surgery. Quindi la cessazione dell’incarico del Dott.Cicchese e il suo rientro a Campobasso. Si toglie un mattone per l’emergenza/urgenza a servizio del Pronto Soccorso, senza considerare che il DM 70 prevede un equipe chirurgica a servizio del Pronto Soccorso e non per il Day Surgery.
    • Sono state soppresso le UOS di ENDOSCOPIA e ECOGRAFIA, fatti cessare tutti gli incarichi di Alta Specializzazione, e la UOS di EMODIALISI, senza dare istruzioni in merito al funzionamento e alla catena di governance in quest’ultimo caso, generando non poca confusione e tensioni.
    • Non si è mai provveduto seriamente ad implementare il personale medico della UOC di MEDICINA GENERALE prevista, ridotto sulla carta a 3 medici più un neoassunto sessantaduenne, spingendo per disperazione il primario GIOVANNI DI NUCCI a chiedere il pensionamento anticipato, non volendo trasferire nemmeno con ordini di servizio personale ad Agnone, mentre quando si tratta di danneggiare l’attività del presidio di Agnone fioccano ordini di servizio per motivi di carenza di personale ad Isernia per gli infermieri della Sala Operatoria del Caracciolo, per l’ortopedico Daniele Cerimele trasferito dal 1 giugno a Campobasso con il benestare del primario e sguarnendo il Pronto Soccorso e facendo saltare i Day Surgery relativi, si trasferiscono infermieri al SERT che stavano in endoscopia e si fa chiudere il servizio, e si continua a penalizzare chi vive qui.
    • Per quanto riguarda l’EMODIALISI c’è da stare seriamente arrabbiati: è stato fatto pagare con una settimana di sospensione il nefrologo Dott. Mastrangelo, per un fatto opinabile e minore e sul quale non entro, ma nessun provvedimento, né nessuna azione disciplinare è stata finora presa e non lo sarà mai nei confronti degli altri colpevoli dello sballottamento come pacchi postali di noi 18 pazienti ad Isernia per 3 giorni con quello che è successo a Teresa, mentre sarebbe bastato reperire un medico, anche con doppio turno, come fatto già altre volte per Termoli ed Isernia stessa, ma siccome nella testa Agnone è una rottura di scatole chissenefrega dei pazienti, basta i medici stiano comodi: e anche qui l’ASREM ha fatto scadere tutti i termini.
    • Per la Radiologia le lastre continuano a viaggiare avanti ed indietro, spesso il servizio è scoperto, minando l’attività della Medica Interna e la teleradiologia non è mai partita: avrebbe risolto molti guai…
    • Un DCA del Commissario ad Acta prevede un Laboratorio d’Urgenza che non assicura l’attività clinica della Medicina Interna e crea sicuramente danno a tutti noi, quando i campioni e i prelievi arriveranno scaduti per avversità climatiche agli altri laboratori e fuori tempo massimo, e il DCA relativo chiude tutti i centri prelievo dell’Alto Molise… ma qui ci aiuterà la Legge dello Stato che fa diventare tale il Programma Operativo, perché lì per Agnone c’è scritto Laboratorio di Base e non d’Urgenza.
    • Ma la vera cosa straordinaria è che l’Amministrazione Comunale tace con un silenzio assordante, e la vera notizia è che il Ricorso al TAR, che data la situazione di grave emergenza doveva essere discusso di fretta, non lo è stato perché le parti hanno accettato di buon grado il rinvio richiesto dall’Avvocatura dello Stato senza fare opposizione! Non capisco, non capisco, non capisco!!!

    Comunque, voglio ricordare al Presidente Frattura che il suo programma operativo prevede un Ospedale di Area Particolarmente Disagiata secondo il DM 70 e un Laboratorio di Base, e sui punti lacunosi è il DM 70 a fare da legge, non gli Atti Aziendali incongruenti elaborati dai suoi tecnici. Voglio ringraziare gli Onorevoli Vennitelli e Amato, guarda caso, del Partito del Presidente, e l’interessamento degli Onorevoli Borghi e di Acquapendente, per avere dal Ministero della Salute una indicazione chiara sui servizi che un Ospedale (non una Casa di Cura, una RSA, un Ospedale di Comunità) di Area Disagiata deve avere in quanto OSPEDALE PER L’EMERGENZA URGENZA perché così si chiarisce un equivoco che guarda caso solo in Molise c’è, ma non c’è nella quasi totalità del resto d’Italia (vedi Castel di Sangro e Penne ad esempio).

    Purtroppo, Presidente, te lo dico con amicizia: i tecnici da te nominati stanno facendo con chiarezza tutto il contrario di quello che dovrebbe essere fatto e secondo gli impegni da te presi, ma in rispetto al Programma Operativo e al DM 70, non a promesse fuori luogo. Se non intervieni, sei connivente con essi e te ne assumi la piena responsabilità. Ma se tu non sei capace di governare “la tua famiglia” (in senso politico, non personale) puoi pensare seriamente di continuare a governare i molisani?

    All’Amministrazione Comunale di Agnone, al Comitato il Cittadino C’è, all’Art.32, a tutti gli altri dico: voi dove siete? Siete fuggiti tutti? Va bene andare dal sottosegretario, e per questo un grande grazie ai nostri amici tassisti, ma adesso occorre concretezza e realismo… Ripeto, io ormai non conto nulla, posso solo essere coscienza critica. Ma così si muore tutti, si uccide il futuro!

    Francesco Martino, semplicemente, un povero dializzato 

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