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  • Si frattura una gamba nel parco nazionale della Majella, escursionista tratto in salvo

    (ANSA) – PENNAPIEDIMONTE (CHIETI), 12 MAG – Quaranta uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Abruzzo, giunti anche da Marche, Molise e Umbria, sono impegnati nel recupero di un escursionista che è rimasto ferito ad una gamba, dovrebbe trattarsi di una frattura, durante un’escursione che stava effettuando nella forra dell’Avello, dove scorre un torrente, nel territorio del Comune di Pennapiedimonte, nel parco nazionale della Majella, in provincia di Chieti.
    L’uomo fa parte di un gruppo di cinque escursionisti romani partiti ieri mattina attrezzati con mute e caschi, per attraversare la forra di Selva Romana e che durante il percorso, molto probabilmente, hanno perso l’orientamento e si sono ritrovati nella forra dell’Avello. L’allarme è stato dato ieri sera al Soccorso Alpino Abruzzo dai familiari di uno degli escursionisti. Ricevuto l’allarme sono partiti i soccorsi del Cnsas con tecnici alpini, la squadra forre e la squadra alpini per capire quale fosse la situazione poiché non c’erano contatti.
    Due degli escursionisti, intorno alle 2 della notte, sono riusciti ad uscire dalla forra e sono stati subito recuperati dai soccorritori: entrambi sono in buone condizioni di salute. Gli altri due sono rimasti tutta a notte con l’escursionista ferito. Sul posto c’è anche il medico del Soccorso Alpino, un anestesista rianimatore. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Prefettura di Chieti, vedono la partecipazione di Carabinieri Forestale, Vigili del Fuoco, 118, uomini del Parco Nazionale della Majella. L’escursionista infortunato e gli altri due che lo hanno assistito nel corso della notte sono stati individuati grazie ad alcune lampade; la quota di recupero è di circa 300 metri. La squadra forre ha raggiunto l’infortunato e ora si sta valutando come estrarlo cioè se andare a valle o trovare un’altra strada più agevole. Intanto dall’alto le squadre del soccorso alpino stanno allestendo alcune corde fisse per la risalita lungo un costone allo scopo di aiutare i forristi a tirare fuori la barella, oltre che per far risalire gli altri due escursionisti. Tutti hanno trascorso la notte al freddo. Sia le condizioni meteo attuali, con la visibilità di appena cento metri e una pioggia leggera, ma soprattutto la natura dei luoghi, con le pareti del vallone in cui i soccorritori sono chiamati ad operare che sono molto strette, non permettono l’intervento degli elicotteri che comunque sono stati allertati.

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