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  • Spesa farmaceutica troppo alta nelle zone interne. I medici «fuori legge» contestano i dati Asl

    La segreteria provinciale FIMMG Chieti (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) , riunita per analizzare la relazione di accompagnamento al nuovo Piano Strategico Aziendale, valuta in modo «estremamente negativo le esternazioni pronunciate dal Manager Schael che ha definito come “fuori legge” quei colleghi di medicina generale che operano nei comuni in cui la spesa farmaceutica è al di sopra della media nazionale».
    «Siamo stati noi, fin dalla sua nomina, a sollecitare un incontro nel quale abbiamo dichiarato tutta la nostra disponibilità ad una fattiva collaborazione finalizzata a superare tutte le difficoltà e le criticità della nostra azienda sanitaria. Tutto questo nell’interesse della qualità dell’assistenza da erogare ai nostri pazienti. – continua la nota del sindacato dei medici di medicina generale – Abbiamo consegnato un documento in cui si esaminava la situazione individuando anche le possibili soluzioni, soprattutto per far fronte alle difficoltà delle aree interne dove la popolazione assistita risulta essere nella quasi totalità anziana e fragile. Abbiamo ricordato che la chiusura di alcuni presidi ospedalieri senza la contemporanea riqualificazione e riprogettazione dell’assistenza territoriale sta creando molti problemi. Troppe competenze che erano in capo agli ospedali sono state riversate nel territorio andando ad incrementare il lavoro dei medici di famiglia. È vero che vi sono dei comuni dove la spesa media pro capite per abitante è aumentata, ma è altrettanto vero che la quasi totalità di essi è costituita da popolazione prevalentemente anziana, fragile e con una bassissima presenza di giovani sani. Altrettanto vero è che la spesa farmaceutica convenzionata totale di tutta la ASL nel 2019 è diminuita rispetto al 2018 in linea con i dati previsti, questo a significare che un’attenzione a questa voce di spesa da parte dei medici di famiglia c’è stata. La FIMMG ribadisce invece come fondamentali l’accoglimento delle richieste di costituire nuove forme di associazionismo tra medici (UCCP, NCP, MICROTEAM, ecc.) e reintegrare i pensionati in quelle esistenti allo scopo proprio di poter migliorare l’assistenza».

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