• News
  • Tagli al “Caracciolo”, Amato: «Entroterra penalizzato»

    RICEVIAMO dall’onorevole Maria Amato (Pd) di Vasto e volentieri pubblichiamo un intervento sulle emergenze e le necessità sanitarie del comprensorio interno del Vastes e del Molise.

     

    La regione Molise ha accelerato sulle procedure e sta portando a compimento le azioni per la trasformazione dell’Ospedale di Agnone in Ospedale di Comunità e contemporaneamente il dimensionamento dell’Ospedale di Termoli: in questo modo al di là e al di qua del Trigno la situazione è di speculare riduzione dell’offerta sanitaria ospedaliera.
    Diventa urgente concretizzare interventi di politiche per la salute che garantiscano la popolazione dell’area di confine avviando un costruttivo confronto col Molise con la finalità di un linguaggio procedurale comune ma anche la razionalizzazione dell’offerta sanitaria che concorra a migliorare la situazione del Vastese e del nord del Molise.
    Il tasso di incidentalità delle nostre strade e in particolare della Trignina, il tratto della A14, l’incremento della polazione nella stagione estiva, la presenza di aree industriali fanno di questa area un nodo per la emergenza-urgenza.
    Ci sono potenzialità da valorizzare nelle professionalità ospedaliere ma prima che il tempo del declassamento incida troppo lasciando dietro di sé prima la rabbia e poi la rassegnazione.
    Il cambio del governo regionale abruzzese richiederà, come è ovvio, dei tempi per fare il punto zero e definire lo stato dell’arte e da quello riprendere la linea virtuosa della riorganizzazione, ma ci sono situazioni che non possono aspettare oltre: la postazione di 118 a San Salvo, la base per la rete di emergenza-urgenza nelle aree dell’interno.
    Presentando la proposta per la sanità del Pd a Pescara ho sentito l’assenso dei presenti alla mia affermazione che “le vie per la assistenza sanitaria passano per l’asfalto e la sicurezza delle strade”. Ecco una azione possibile e propedeutica alla riorganizzazione delle reti sanitarie: il disegno dei percorsi del soccorso su gomma e la valutazione della scala di priorità degli interventi a sanare il dissesto stradale e le conseguenti azioni di programmazione dei lavori stradali.
    E’ possibile anche provare a valutare le sinergie e collaborazioni tra gli Ospedali di Vasto e di Termoli per esempio per le procedure di emodinamica, una soluzione pro tempore fino alla realizzazione di un impianto su Vasto o a quella che sarà la scelta definitiva per la rete cuore.
    Dall’Alto Vastese arriva una eco post-elezioni che esprime la speranza di vedere risposte, nel rispetto dei tempi: la realizzazione della Casa della Salute utilizzando strutture già disponibili e adattabili con costi contenuti sarebbe il segno che la politica vuole davvero recuperare il rapporto con la gente attraverso la risposta alla fragilità con il potenziamento della medicina territoriale.
    Le azioni e i progetti prima delle carriere, la necessità della gente prima di ogni altro interesse, ma questo principio la politica non lo realizza da sola, questo tempo difficile non è il tempo di chi già sul carro dei vincitori chiede per sé!
    Va realizzata una magia, mantenere la scala di priorità espressa in campagna elettorale: l’equità e la trasparenza.

    Maria Amato

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.