• Cultura
  • Un museo sindacale per ricordare le battaglie sociali (perse) dell’Alto Molise

    AGNONE – L’Università delle Generazioni di Agnone, al fine di «difendere il lavoro di chi ha difeso e difende i lavoratori ma anche per raccogliere la storia del lavoro» avanza la proposta all’attuale presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, già sindacalista della CGIL, di realizzare un “Museo Sindacale” nel Palazzo di Via Berta dove, a causa del riordino delle Province, sono rimasti deserti alcuni locali.

    L’idea arriva dal giornalista Domenico Lanciano e dalla sua Università delle Generazioni di Agnone.

    «Stessa proposta . continua il giornalista – vale per tutti gli altri presidenti delle province italiane, in modo tale che si formi una rete museale, archivistica e bibliotecaria specializzata ed utile alle presenti e alle future generazioni, nonché alla Storia d’Italia e del mondo. L’Università delle Generazioni sono ormai decenni che sollecita in tal senso ex sindacalisti, come Florenzo Anniballe, già assessore regionale, e associazioni spontanee di rivendicazione anche semplicemente socio-culturale come il Gruppo 38 di Agnone, attivo negli anni 60-70. Inoltre, fa appello a tutte le organizzazioni sindacali italiane, grandi e piccole, di prodigarsi affinché non vada persa la loro stessa esperienza, realizzando un “MAB sindacale” nazionale e territoriale. Prega, ad esempio, il sindacalista molisano Michele Petraroia, in missione in Basilicata, di organizzare un “MAB sindacale” a Potenza e, specialmente, a Matera capitale europea della cultura 2019. In particolare, riguardo la città di Agnone, l’Università delle Generazioni fa appello al sindaco Lorenzo Marcovecchio affinché il Comune possa realizzare un “MAB sindacale altomolisano” cominciando a raccogliere nella locale Biblioteca tutto il materiale documentario espresso nelle recenti e sempre attuali rivendicazioni per l’Ospedale Caracciolo, compresi i documenti dei tassisti romani e le loro magliette di lotta».
    Infine, Domenico Lanciano, ideatore del “MAB sindacale”, sostiene che «oltre ai sindacati delle professioni e delle categorie, dovrebbero entrare a far parte del “sindacalismo” pure i movimenti pacifisti, ambientalisti nonché i gruppi che rivendicano e propongono una spiritualità più umanistica e globale come, ad esempio, il “Centro di Spiritualità non-violenta” del professor Remo De Ciocchis in Agnone del Molise».

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