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  • Vende miele di una località dove non ha apiari attivi: sanzione da 5mila euro per un apicoltore dell’Alto Sangro

    CASTEL DI SANGRO – I Carabinieri Forestali controllano la filiera di produzione e commercio del miele nell’Alto Sangro. Sono emerse violazioni alle norme europee sulle informazioni relative alla provenienza ed al confezionamento degli alimenti, sanzioni per oltre 5mila euro.

    Nell’ambito dell’attività di tutela del consumatore nella filiera alimentare, con particolare riferimento alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti destinati al consumo umano, iniziata con i controlli effettuati in occasione degli eventi fieristici estivi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castel di Sangro hanno posto l’attenzione sulla vendita dei prodotti tipici locali ai numerosi turisti che hanno affollato i mercatini e gli stands dei borghi dell’Alto Sangro, al fine di garantire ai consumatori l’acquisto di confezioni di prodotto correttamente tracciate e commercializzate, nel rispetto delle direttive comunitarie ed italiane.
    Durante un evento di degustazione, finalizzato alla vendita del prodotto, presso un hotel di Castel di Sangro, un apicoltore proponeva prodotti apistici, in particolare miele, le cui confezioni risultavano carenti delle prescritte “informazioni chiare e facilmente comprensibili per il consumatore (indicazione chiara del produttore e maggiore visibilità del laboratorio di confezionamento). In particolare veniva usato un marchio riconducibile ad una ben nota località dell’Aquilano dove, dagli accertamenti effettuati nella banca dati apistica nazionale (BDA), risultava, già da alcuni anni, che l’apicoltore non avesse più installato i propri apiari in quel Comune. Inoltre, da successivi accertamenti, emergevano irregolarità nell’aggiornamento delle informazioni in Banca Dati Apistica (da effettuare entro il 31 dicembre di ogni anno), adempimento, questo, necessario per la registrazione delle movimentazioni e della consistenza degli allevamenti, atto a garantire una efficace sorveglianza sanitaria e prevenire la propagazione delle patologie delle api. Al termine degli accertamenti venivano contestate violazioni alle norme vigenti, con contestuale elevazione di sanzioni amministrative, per oltre 5mila euro.

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