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  • Viadotto Sente, i manifestanti non vengono ricevuti dal Prefetto Guida

    ISERNIA – «Il prefetto di Isernia Fernando Guida non ha accolto la nostra richiesta di partecipazione al vertice per la riapertura del viadotto Sente- Longo, eppure rappresentavamo 638 firmatari della petizione, inviata a tutte le autorità».

    Raccogliamo le dichiarazioni di Giorgio Iacapraro, coordinatore della manifestazione di protesta di oggi davanti alla Prefettura di Isernia. Una delegazione di cittadini dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese, in particolare di Castiglione Messer Marino, si è recata davanti al Palazzo del Governo in occasione dell’incontro istituzionale convocato per stilare un cronoprogramma degli interventi di messa in sicurezza del viadotto. Ma le porte della Prefettura sono rimaste chiuse per i cittadini. 

    La delegazione ha sottolineato i «rilevanti danni all’economia dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese» che la chiusura del ponte sta determinando, senza dimenticare i disagi degli studenti che impiegano due ore tra andata e ritorno per raggiungere le scuole di Agnone.
    «Non sappiamo quando inizieranno i lavori per il viadotto e per la strada alternativa ex Istonia. – commentano all’Eco i dimostranti – La vecchia statale Istonia presenta gravi movimenti franosi lungo il percorso e durante l’inverno è soggetta a forti bufere di neve e alla formazione di ghiaccio. Anche il percorso alternativo verso Schiavi, oltre ad essere molto più  lungo, presenta problematiche gravi durante la stagione invernale».

    «Dal 2006 la Provincia di Isernia era a conoscenza della problematica e non risultano manutenzioni o allarmi catastrofici nel tempo. – continuano i cittadini – Il viadotto è stato chiuso solo a seguito del crollo del ponte di Genova, chiuso per precauzione, ma non vi sono dati scientifici di supporto, atteso che la relazione dell’ingegner Di Cristinzi è frutto di un controllo a vista e che non evidenzia i dettagli dei movimenti subiti nel tempo dalla pila numero tre, mancano le analisi dei materiali e il tecnico cita un ipotetico evento sismico, che è avvenuto con forti scosse solo in Basso Molise ad agosto. Inoltre il ponte sul lago di Guardialfiera è aperto, con prescrizioni. I viadotti sulle autostrade a24 e a25 hanno piloni in calcestruzzo che si staccano, ferri arrugginiti e che si rompono. Eppure sono ancora aperti. I ponti a rischio crollo in Italia sono tantissimi, ma pare che solo il viadotto Sente sia stato chiuso. Sul ponte Sente sono transitati i nuovi pali eolici, di peso enorme, eppure il ponte non ha dato segni di cedimento ulteriore. Se davvero era pericolante non si sarebbero attesi 13 giorni per chiuderlo. Altrimenti la Provincia di Isernia ha messo a rischio la vita dei cittadini per ben 12 anni.
    Perché non è stata consultata la ditta costruttrice, che ora opera anche per la traslazione delle strutture? Riteniamo che la riapertura del viadotto sia possibile, come fatto per il viadotto sul Liscione, considerata la scarsa consistenza della circolazione veicolare, magari a senso unico alternato ed a velocità moderata e solo per veicoli leggeri e trasporto scolastico, distanti tra loro almeno 100 metri».

     

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