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  • Il vicesindaco Linda Rosa Marcovecchio: «Con la mia candidatura non ho tradito gli elettori di Agnone, né Andrea Greco»

    AGNONE – Pubblichiamo, di seguito, una nota della vicesindaco del Comune di Agnone, Linda Rosa Marcovecchio, a commento della tornata elettorale per le regionali del Molise.
    A pochi giorni dalla tornata elettorale ormai conclusa per il rinnovo del Consiglio Regionale, che ha decretato vincitori e vinti, se così si può dire, condivido con la cittadinanza alcune mie riflessioni che nascono da molteplici bisogni legati alla motivazione della mia candidatura, alla lettura dell’esito elettorale e a necessarie risposte da fornire, indirettamente, a commenti che sono stati pubblicati sui social in questo periodo, riferiti a presunti miei interesse, ad inopportunità a candidarmi dato il ruolo istituzionale che rivesto, a mancanza di un programma che sostenesse la scelta medesima di candidarmi.
    Premetto, per chi mi conosce poco, di reputarmi una persona franca, a cui piace esprimersi ed esporsi senza nascondere secondi fini ed essere propensa all’ascolto e al dialogo. Il mio ingresso sulla scena politico-amministrativa locale risale a quasi due anni fa quando, in fase di costituzione della lista “Insieme per Agnone”, fui invitata a farne parte a sostegno del candidato sindaco avv. Lorenzo Marcovecchio, che avrebbe potuto rappresentare una riorganizzazione favorevole per la rinascita di un’espressione politica di centro destra.
    Dopo un momento più o meno lungo di titubanza e di riflessione, ritenni di poter accettare e provare quest’esperienza che si prospettava impegnativa, stimolante e spendibile per la comunità di Agnone, il paese in cui non sono nata ma che è visceralmente parte di me da quando in Australia mio padre e mia madre me ne parlavano e che grazie alla loro decisione di tornare in Italia nel 1969 ho abitato dall’età di sette anni.
    L’esito elettorale delle comunali del 2016 fu un successo personale veramente inaspettato e, con la costituzione della neo giunta comunale e con l’assegnazione delle deleghe, da subito è iniziato il percorso amministrativo che mi ha immerso nelle dinamiche della comunità e dei suoi bisogni, un organismo vitale che si compone di tante sfaccettature, che esigono parimenti attenzione e considerazione, che a fronte di una risposta o di un’azione disattesa, inducono l’opinione esterna a qualificarti come amministratore incapace. È pur vero che molti risultati dell’azione amministrativa sono l’espressione del grado di efficienza che deve nascere dall’interno della casa comunale, i cui dipendenti subiscono periodicamente cambi di guardia, a cui devono abituarsi nell’interlocuzione e nell’intesa così come le risposte amministrative sono soggette a tanti altri aspetti relativi al bilancio, alle intese interne e con gli enti regionale e centrale, alla capacità di agire su 360°. Ho avuto più volte modo di dire che ognuno di noi dovrebbe sperimentare nella propria vita almeno un anno nel ruolo di amministratore perché in questo modo si capirebbero le difficoltà che vi sono dalla parte di chi è stato deputato a dare risposte e risultati al cittadino, impaziente ed esigente.
    L’attività programmatica della mia amministrazione si pone svariati obiettivi di risultato per i vari ambiti del tessuto socio-economico-culturale prefiggendosi di contrastare, in primis, il depauperamento subito in termini di riorganizzazione del Presidio Ospedaliero “San Francesco Caracciolo”, di salvaguardare la ricchezza dell’offerta formativa scolastica, un unicum in tutto l’Alto Molise, di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e quello storico relativo agli immobili che rappresentano, nell’insieme, un potenziale su cui innestare varie azioni foriere di aumento di presenze nel territorio, di migliorare l’offerta della mobilità, di fare rete con le realtà istituzionali della Regione Molise, con il settore privato della piccola e media impresa, con la cittadinanza, con il mondo dell’agricultura, per riuscire a stimolare l’avvio di meccanismi che devono sostenere la vitalità della nostra area a garanzia dell’offerta lavorativa e della crescita demografica. Il ruolo di coordinamento del Comune di Agnone nell’ambito del processo che ci vede capofila nella progettazione della Strategia Nazionale dell’Area Interna “Alto e Medio Sannio”, area a cui afferiscono 33 comuni, riveste l’Amministrazione attuale di un onere e di un onore importanti da cui potrà dipendere nel breve e medio tempo la possibilità di una ripresa socio-economica di tutti noi che, per dirla con un termine in voga in questo periodo, “resistiamo”, anzi, “insistiamo” nel Molise convinti che potranno farlo anche i nostri figli. Certo è che i bisogni sociali sono tanti, dalle famiglie in difficoltà che vanno sostenute, al bisogno di servizi a supporto della famiglia, dalla manutenzione della viabilità che versa in particolari condizioni di degrado, sia urbana che extra urbana e rurale, al bisogno di reperire risorse per la manutenzione delle infrastrutture sportive, dei palazzi storici, della rete idrica, per il completamento delle scuole e il miglioramento sismico di quelle esistenti, per la valorizzazione dei siti archeologici, per il miglioramento del decoro urbano, per la promozione della cultura, per il sostegno alle associazioni sportive. Una miriade di bisogni che non hanno trovato una risposta e garanzia sufficiente nel governo regionale uscente, di parte contrapposta rispetto all’orientamento della nostra amministrazione che ha atteso pazientemente e rispettosamente, preferendo il dialogo all’attacco di una sterile ed inopportuna opposizione, di ottenere risposte concrete sulle promesse per la sanità, si è vista mortificata laddove trascurata nell’assegnazione di fondi abbondantemente elargiti in altre aree pur avendo diverse volte rappresentato diverse esigenze di ordine infrastrutturale ed ambientale. La lentezza nell’erogazione dei fondi assegnati per la realizzazione del costruendo polo scolastico nel rione di Maiella ha causato uno slittamento dei tempi che non possiamo permetterci ulteriormente al fine di garantire alla popolazione scolastica strutture sicure dinanzi al contesto del rischio sismico che investe tutto il territorio molisano.
    Ciò detto, non appena conclusa la fase delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, non appena decisa la candidatura a presidente del dr. Donato Toma per lo schieramento del centro destra, è iniziata la laboriosa fase di costruzione delle liste di appoggio e la mia persona è stata oggetto di numerose richieste da parte dei vari capolista, golosi di attingere al locale bacino elettorale di centro destra. La proposta a me più vicina e allettante, per amicizia e stima personale, era quella fattami dall’ex governatore regionale Michele Iorio per il quale, la sera del 23 marzo, avevo, per mia scelta, firmato la canditatura, una candidatura che però non è stata condivisa dal mio gruppo politico di appartenenza con il quale, infine, ho convenuto di accettare un posto nella lista dell’UDC, quale simbolo espressione di convergenza e unitarietà, che potesse dare ad Agnone la possibilità di investire su un candidato locale, sulla mia persona, che da due anni a questa parte occupa un ruolo pubblico, di impegno e di programmazione insieme a tutta la giunta Marcovecchio.
    Queste sono le motivazioni della mia candidatura, una candidatura che non voleva assolutamente essere un tradimento alla cittadinanza che mi aveva portata ad essere vicesindaco del Comune di Agnone, al contrario, un tentativo volto a dare un rappresentante in Consiglio Regionale, in maggioranza o minoranza, nel desiderio di svolgere un’azione di tutela, di potenziamento e di rafforzamento delle opportunità per Agnone e l’intero territorio altomolisano.
    Una candidatura non priva di programmazione poiché ampiamente basata sulla conoscenza della situazione locale, sull’esperienza maturata, sulle mie competenze, sulla visione di un quadro chiaro di quale possa essere una possibile politica di sviluppo locale che tenga conto anche della pressione fiscale da ridurre e di un necessario segnale di abbattimento dei costi della politica.
    Una candidatura che, nel contesto di democrazia in cui viviamo, non voleva assolutamente essere contro la persona del candidato presidente Andrea Greco al quale il 9 marzo scorso, in una data ancora lontana dalla mia decisione, ho rivolto un sincero augurio con le parole che seguono: “Non posso esimermi dal formularti il mio in bocca al lupo per la tua candidatura a Presidente della Regione Molise. Un augurio che interpreta una gioia collettiva del paese, felice e onorata per essere protagonista con te di questo percorso. Potrai rappresentare il ritorno alla fiducia e alla speranza e soprattutto il recupero di un sentimento di orgoglio perché porti alla ribalta l’attenzione su questo paese che le vicende politiche degli ultimi anni hanno colpito unitamente allo spopolamento che è un problema forte delle aree interne. Dalla mia posizione di amministratore di centro destra, al di là dei nostri percorsi diversi, so che meriti fiducia e raccoglierai il consenso di tanti e mi auguro che il tuo fare porterà in futuro una grande spinta per la ripresa di questo territorio. Con l’affetto che un’insegnante porta sempre con sé, con lo spirito condiviso di chi ha fatto del bene comune un obiettivo convinto, ti auguro buon lavoro e di concretizzare il tuo sogno. Linda Marcovecchio”
    Una candidatura che esula da un presunto interesse personale per il concorso a dirigente scolastico, visto che sono una docente, come da diffamazione rivolta alla mia persona attraverso i social e che continua ad amplificarsi rimbalzando di bocca in bocca denigrando e ledendo la mia persona, che non ha bisogno di sbandierare i propri titoli, visto che sono abituata a costruire da me i miei risultati, amo le sfide, amo il sacrificio, amo l’impegno e prego Dio di darmi ancora forza e caparbietà per andare avanti e raggiungere i miei traguardi.
    La mia campagna elettorale l’ho svolta come la maggior parte dei candidati, utilizzando il canale web, con interviste in streaming, in televisione, utilizzando la pubblicità, incontrando la gente sul territorio, preferendolo alla piazza che ho reputato più giusta per un candidato presidente.
    La lettura dell’esito elettorale mi delude e mi sconcerta disattendendo le mie aspettative e quelle dei miei sostenitori più stretti con i quali sarà necessario analizzare e comprendere le ragioni del mancato successo atteso. Non biasimo chi ha fatto scelte diverse dalla mia persona anche se vorrei comprendere appieno quanta consapevolezza ci fosse nel preferire un candidato di centro destra non agnonese. Mi spiace per l’opportunità persa per la Città di Agnone ma l’aspetto positivo è avere in ogni caso un governo regionale di area politica vicina alla mia amministrazione e presumo che la presenza di Andrea Greco sarà comunque importante ai fini di un’azione politica valida per questo territorio che dovrà basarsi sulla capacità di parlare, capirsi e voler ottenere i medesimi risultati. Dal 23 mattina ho ripreso i miei impegni di assessore e vicesindaco e oggi, nella giornata che celebra l’Anniversario della Liberazione, mi inchino dinanzi ai valori della “democrazia” e della “libertà”, memore di chi ha perso la vita per garantirci il sistema in cui oggi voglio più che mai continuare a dare il mio contributo civico.
    vice sindaco

    prof.ssa Linda Rosa Marcovecchio

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