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  • Vigili del fuoco, la Federdistat chiede il potenziamento del distaccamento di Termoli

    TERMOLI – Vigili del fuoco: riclassificazione del distaccamento di Termoli, i sindacati scrivono al sottosegretario Candiani. 

    Il segretario regionale del Molise Federdistat VVFMassimiliano Di Carlo, ha inviato una nota al Sottosegretario di Stato, Sen. Stefano Candiani, al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa Civile, Pref. Salvatore Mulas e al Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, Ing. Fabio Dattilo e all’ufficio III – Relazioni Sindacali, retto dalla dottoressa Silvana Lanza Bucceri, con la quale chiede di modificare la distribuzione territoriale delle dotazioni organiche dei Vigili del fuoco, in sostanza una riclassificazione del distaccamento di Termoli.

    Nella nota, sottoscritta anche dall’ex direttore regionale dei Vigili del fuoco del Molise, l’ingegner Antonio Barone, oggi segretario generale della Federdistat VVF, si legge: «Quale migliore occasione, considerata la modifica del decreto in oggetto, il Distaccamento di Termoli (CB) è all’interno della zona industriale e più precisamente a ridosso di un polo chimico con aziende ad alto rischio, ed in caso di un incidente rilevante si invertirebbe il ruolo di soccorritori a soccorsi. Tenuto conto del ruolo strategico della sede di Termoli si è fermamente convinti che il Distaccamento vada riqualificato disponendo in organico altro personale tale da garantire una seconda squadra, (da SD3 a SD4) atteso che la sede centrale di Campobasso dista oltre 70 chilometri per eventuali interventi aggiuntivi o rinforzi. Nella città marittima sottolineiamo la presenza del porto, la ferrovia adriatica, l’autostrada A14 oltre al polo industriale chimico lo stabilimento FCA con oltre quattromila dipendenti. Giova ricordare che nel periodo estivo si arriva a circa a  centomila villeggianti, inoltre vi sono presenze di infrastrutture critiche come la diga del Liscione. Non di meno si espletano interventi con tempi di percorrenza di un’ora, si provi ad immaginare un successivo intervento sul basso Molise, il sistema soccorso tecnico entra immediatamente in crisi. Sicuri di un riscontro positivo che andrebbe a rafforzare il dispositivo di soccorso, con gran benefici per la popolazione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti».

     

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