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  • La provinciale non c’è più, a scuola si va con la Protezione civile

    FRAINE – La provinciale non c’è più, a scuola si va con la Protezione civile.

    Un altro anno in condizioni di emergenza per gli alunni di Fraine e gli annunciati lavori di messa in sicurezza dell’arteria non partono.

    Come annunciato e deliberato dal Comune di Fraine il servizio di trasporto scolastico quest’anno verrà svolto in collaborazione con la Protezione civile di Castiglione Messer Marino.

    La questione è semplice: la strada provinciale è franata e chiusa da due anni e mezzo, i lavori di messa in sicurezza e riapertura sono in partenza da mesi, ma solo a chiacchiere ovviamente, e così l’unica strada per raggiungere Castiglione è la mulattiera asfaltata della Valle, difficilmente percorribile però da uno scuolabus. E quindi è necessario l’intervento dei mezzi della Protezione civile.

    Lo scorso anno, quando gli alunni di Fraine andavano sia a Roccaspinalveti che a Castiglione, lo scuolabus andava in un plesso e la Protezione civile nell’altro. Il costo del servizio svolto dalla Protezione civile venne affrontato dalla Regione Abruzzo. Quest’anno il neo sindaco Filippo Stampone ha giustamente deciso che pagare due volte per uno stesso servizio non è proprio il massimo della furbizia amministrativa e così, sentito il parere dei genitori, il Comune assicurerà il trasporto scolastico, ma solo verso un plesso, cioè quello di Castiglione Messer Marino. Una scelta dettata anche dalla volontà dei genitori di non far frequentare la pluriclasse ai propri figli. E quindi il Municipio si accollerà una spesa di circa ventimila euro per garantire che gli alunni di Fraine possano fruire, come nel resto d’Italia, del diritto allo studio. Per il momento i mezzi della Protezione civile sono sufficienti per tutti gli alunni, grazie all’utilizzo di un furgone (come si vede in foto, ndr), ma con la neve e il maltempo probabilmente gli unici mezzi in grado di circolare sulle mulattiere che risalgono il bosco della Valle saranno i pick-up e forse allora i posti non basteranno. Si andrà a scuola a scaglioni, a giorni alterni o si resterà a casa, insomma, poi si vedrà. Quando si vive in sitazione di costante emergenza è così, «ad ogni giorno basta la sua pena» sta scritto.

    Il tutto ovviamente in attesa e nella speranza che i fantomatici lavori sulla provinciale Fraine-Castiglione, annunciati più volte da politici o sedicenti tali, possano finalmente partire. Per motivi ignoti a noi comuni mortali, infatti, quei lavori, già finanziati e appaltati, non sono ancora iniziati. L’inutile Provincia di Chieti ne saprà certo di più, ma vista la palese e conclamata inutilità della stessa si guarda bene dal comunicare la tempistica degli interventi. Il sospetto è che si debbano risolverle problemi esclusivamente “burocrati” o forse controversie tra costruttore, Provincia, progettisti e quanti accampano “diritti” sull’opera faraonica. E mentre si trova una soluzione condivisa la provinciale resta chiusa, da due anni e mezzo.

    Ma andare in Provincia e ribaltare qualche scrivania no?

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

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