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  • Profughi a Guardiabruna, spunta il sondaggio on line: scontato il «no»

    TORREBRUNA – Profughi a Guardiabruna, spunta il sondaggio on line: scontato il «no».

    Commenti di sdegno dalla rete in merito all’arrivo nella piccola frazione montana del business dell’accoglienza.

    In attesa della riunione tra i residenti prevista per sabato pomeriggio, su Facebook, precisamente sul gruppo pubblico guardiabruna.com il dibattito sull’arrivo in paese dei profughi è già divampato.

    «Non è questione di razzismo, ma giustamente vanno valutate le condizioni di un paese di meno di 200 anime e risorse» scrive qualcuno.

    «Spero che i residenti vengano alla riunione,  ma dubito si risolva granché visto che nei dintorni ci sono. Comunque nei posti più popolati ci sono prospettive per integrarli, da noi non vedo proprio cosa potranno fare» ribatte, pacatamente, una lettrice.

    «Mentre noi scambiamo qualche chiacchiera su Facebook alla persona interessata non gliene importa niente di tutto ciò» aggiunge amereggiato un commentatore.

    Già perché l’iniziativa di accogliere migranti facendo business con i soldi pubblici è di un privato. Uno stabile di proprietà adibito a residenza: camere, cucina, bagni e il giochino è fatto, soldi a palate senza alcun rischio di impresa perché la materia prima, cioè i sedicenti profughi, la fornisce lo Stato.

    «Dovrebbe essere una decisione di chi abita a Guardiabruna e non di di chi ha la casa solo per eredità» commenta un altro. Puro buonsenso, ma in Italia e nel Vastese in particolare evidentemente non è così. Uno farà i soldi, gli altri, i cittadini, avranno il compito di convivere con un i migranti.

    E allora anche la riunione convocata dalla sindaca Cristina Lella perde di significato, tanto il Comune o la popolazione non potranno fare nulla per impedire la libera impresa all’imprenditore della solidarietà a pagamento di turno. Perché il popolo è sovrano solo a chiacchiere.

    Intanto però sulla rete ci si confronta e spesso ci si sfoga e qualcuno ha proposto anche un sondaggio: profughi sì o profughi no.

    Stravince, ovviamente, il no, anche se la partecipazione al momento è ferma a poche dedine di persone.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

     

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